Mons. Giuseppe Canovai: modello sacerdotale, padre e ispiratore dell’Opera Familia Christi
L’anniversario del passaggio all’eternità di don Giuseppe Canovai è occasione per l’Opera Familia Christi di soffermarsi sulla memoria preziosa del termine della sua vita terrena. Nell’agonia di don Giuseppe scorgiamo, stupefatti dal suo bagliore più nitido, la luce singolare di una vita che fu interamente dono amante e continuo all’Amore Stesso, a Dio.
Amiamo qui riportare la testimonianza autorevole, attonita e profondamente commossa del padre Andrea Doglia della Compagnia di Gesù, che fu il confessore ordinario del Servo di Dio nei suoi ultimi anni di vita:
“La vita che condusse tra noi fu quella di un santo: di un santo fu la sua morte. Appena avvertì i sintomi del male assicurò che era a morte. Da quel momento l’attese con grande serenità e pace. I dolori, che furono molti e fortissimi, non vinsero la sua volontà di patirli per offrirli tutti a Dio.
Debbo affermare che il Signore stette al suo fianco in tutti i giorni della sua infermità e della sua morte per fortificarlo nel dolore, che sopportò senza emettere il più piccolo lamento, per colmarlo di soavissima pace ed allegria: e per le molte ed eccezionali dimostrazioni che ci diede del suo vero amore a Dio, alla Chiesa, alle anime.
A me toccò di assisterlo assai da vicino negli ultimi suoi giorni. Non dimenticherò mai la bella e santa morte di lui. A me toccò di amministrargli i Santi Sacramenti della Chiesa, che egli ricevette con effusione abbondantissima di affetti in Dio, con irradiamenti di sublime fede che lo fecero trasalire in ardenti fiamme e finire in un inno di lodi desunte dal linguaggio della Chiesa, che cantò con voce fresca e giuliva al Dio della Eucarestia.
L’amministrazione dei Sacramenti a Monsignor Canovai ebbe tutta la solennità di una oblazione. La oblazione che egli fece della sua vita piena di meriti al Creatore, spontanea, amorosa e perfettissima.”
Sebbene le testimonianze sugli ultimi giorni di don Giuseppe ci consegnino numerosi esempi di eroica Carità che meriterebbero di essere considerati con attenzione, non è su questi che oggi vogliamo soffermare lo sguardo. Piuttosto desideriamo contemplare come egli, nel suo morire, raggiunse la meta sublime per cui aveva osato prodigare e offrire tutto se stesso, fino in fondo: la consacrazione all’amore divorante della Croce di Cristo, come donazione alla definitiva consumazione dell’amore.
Negli scritti di don Giuseppe, la traccia dell’anelito angoscioso ad una unione sempre più perfetta al Signore sofferente emerge non solo con continuità, ma in una sorta di meraviglioso crescendo. Mirabilmente sospinto dall’amore ardente per il Maestro, egli impegnò costantemente il suo interiore profondo e sensibile nell’orazione e nella mortificazione, come in una corsa appassionata sui sentieri del Calvario; tuttavia non fu mai sazio delle progressive conquiste, che non fecero che infiammarlo ogni volta di più dell’amore che lo animava.
Questo Amore lo spinse sempre a considerare se stesso con impressionante severità, fino alla fine; persino a soli otto giorni dalla propria morte, egli annotò con amarezza nel suo diario: “Angustia: non so amare, non so soffrire.”
Ebbene, nell’agonia di don Giuseppe, noi lo ammiriamo compiere con esultanza gli ultimi passi verso il traguardo sospirato, quasi ormai in vista di esso, e finalmente raggiungerlo. In particolare ricordiamo sempre con stupore e commozione le meravigliose parole che, come gioiosamente sorpreso, rivolse al padre Doglia: “Mai, mai, Padre, avrei pensato che fosse così dolce morire e morire giovane.”
Per la Familia Christi, l’anniversario della chiamata al Cielo di don Giuseppe Canovai è innanzitutto motivo di profonda gratitudine al Signore per le meraviglie che si degnò di compiere in lui e attraverso di lui. Oltre a ciò, la sua santa memoria ci incoraggia a conoscere sempre meglio il padre della nostra Opera, lasciandoci interpellare dai suoi mirabili scritti, nei quali riconosciamo la guida verace e luminosa per il cammino che intendiamo compiere.
Alla diffusione di questo vero e proprio tesoro di spiritualità è dedicato il sito internet www.dongiuseppecanovai.it, in cui siamo certi che le anime che desiderano conoscere ed amare il Signore Gesù Cristo, al cui servizio si orienta tutto l’agire della Familia Christi, potranno trovare grandi benefici.