La signorina Tommasina Alfieri, dovendo descrivere l’essenza della Familia Christi, non seppe farlo meglio che con le parole che seguono: “La Familia Christi è una famiglia di anime riunite nel nome del Signore Gesù Cristo che mettono tutto il loro impegno per intendere e comprendere il suo messaggio e la sua chiamata, e rispondervi con tutta la loro vita.”
La ricerca e l’ascolto del messaggio del Signore è dunque un elemento costitutivo del carisma della nostra Opera, ed ogni suo membro è chiamato a fare propria questa profonda aspirazione. Per questi motivi la Familia Christi pratica con impegno costante e fedele la lettura comunitaria del Vangelo, che noi chiamiamo lectio divina, dedicando ad essa un incontro ogni domenica sera. Poichè si tratta di un’attività caratterizzante per la nostra Opera, ne diamo in questa pagina una breve descrizione.
La lectio divina si apre con la preghiera allo Spirito Santo. Questa serve benissimo a disporre l’anima all’umile atteggiamento di ascolto che le è indispensabile per accogliere la parola di Dio; inoltre nello Spirito riconosciamo l’Autore del Vangelo, e Lo supplichiamo di venire Egli stesso nei nostri cuori a leggerlo e ad insegnarlo.
Finita la preghiera ha luogo la lettura del Vangelo propriamente detta. Questa viene seguita prima da una breve pausa di riflessione individuale e poi da un tempo di confronto aperto, in cui ognuno può condividere con tutti quanto il Vangelo gli abbia suggerito, serenamente e con umiltà. In questo modo, come veri fratelli in Cristo, ci aiutiamo gli uni gli altri ad accogliere la parola di Dio ascoltata, nella speranza che ciascuno la senta come diretta a sé personalmente e intraprenda nel proprio cuore un autentico dialogo con essa.
Questa fase di confronto è valorizzata e sostenuta dalla supervisione dell’assistente ecclesiastico dell’Opera, che mette a servizio dei convenuti le sue competenze e la grazia corrispondente al suo stato sacerdotale. A questa fase centrale segue un’ulteriore pausa di riflessione. Essa ha lo scopo di dare a ciascuno la possibilità di trarre qualche proposito concreto dalla comprensione del Vangelo che si è letto. In questo modo possiamo davvero “rispondere con la vita” al messaggio del Signore, ed essere così suoi veri amici e familiari.
Infine, la lectio divina si conclude con un’ultima preghiera affinché quanto il Signore semina non rimanga senza frutto, ma trovi in noi quella terra buona che rende “il trenta, il sessanta e il cento per uno”. Al termine di questa preghiera, e quasi a pegno del suo esaudimento, l’assistente ecclesiastico dell’Opera invoca la benedizione di Dio su tutti i presenti.
Un’ultima cosa da dire è che ogni volta che la Familia Christi si riunisce per la lectio divina, a questa segue sempre un tempo dedicato all’espressione semplice e spontanea dell’amicizia fraterna che in Cristo lega i suoi membri. In particolare i convenuti si trattengono insieme per la cena, accogliendo come una grazia la gioia di questo momento, una gioia che aprendosi alla Carità può diventare piena come il Signore la vuole.