Tradizionale Novena dell’Immacolata: testo gregoriano
E’ antica tradizione molto diffusa presso il popolo cristiano prepararsi alla straordinaria festa dell’Immacolata Concezione di Maria con l’omaggio della propria preghiera e del proprio affetto per i novi giorni che la precedono, cantando le glorie della Vergine ed invocando il suo patrocinio e la sua materna cura. La Familia Christi, anche in questo 2015, desidera offrire alla Madre e Patrona dell’Opera il segno della propria devozione invocando su di sé, sulla Chiesa e sul mondo intero, abbondanza di doni di grazia, di santità e di benedizione.
La novena, dal latino medievale novenus (nono), è una pratica devozionale molto antica che consiste nel recitare determinate preghiere per nove giorni consecutivi o come forma di preparazione ad una determinata festa solenne, od anche al fine di ottenere particolari grazie da parte di Dio, per intercessione di Maria Santissima o dei Santi.
Tale pratica trae ispirazione da quanto si legge nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli, dove si narra che, rientrati in Gerusalemme dopo l’ascensione al cielo del Signore, Maria e gli Apostoli furono assidui nella preghiera comune fino al giorno in cui ricevettero il Dono dello Spirito Santo (nove giorni dopo, appunto).
Sebbene vi siano numerosissime forme di novene, ve ne sono 3 che per la loro importanza hanno avuto una diffusione larghissima lungo i secoli e sono state celebrate dalla Chiesa con una particolare solennità. Esse sono: la novena in preparazione del Santo Natale, la novena in preparazione alla festa della Pentecoste, ed appunto la novena in preparazione alla festa dell’Immacolata Concezione di Maria.
La loro struttura è simile, e trae ispirazione, dalla struttura della preghiera del Vespro che si trova nel breviario, e proprio per questo motivo sono dette “devozioni paraliturgiche” ovvero con una struttura molto prossima alla liturgia ufficiale della Chiesa. Si inizia con il canto delle “profezie” ovvero la raccolta di tutti quei passi scritturistici in cui la Chiesa vede un chiaro riferimento alla festa che ci si prepara a celebrare, alternati da un piccolo versetto detto “invitatorio” che definisce e sottolinea il tema centrale della celebrazione. Segue il canto del “polisalmo” ovvero di un salmo composto unendo insieme i versetti biblici che si riferiscono alla festa che si celebra.
Terminato il polisalmo c’è una piccola lettura, anch’essa presa dalla Sacra Scrittura dove il tema della celebrazione emerge con maggiore chiarezza. Segue il canto dell’inno, che esprime in maniera solenne la gioia e la solennità della festa, seguito dal Magnificat con le sue antifone (una o più, a seconda della novena).
Il tutto è concluso dalla solenne orazione finale.