“Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo”: meditazioni di Tommasina Alfieri

Dalle meditazioni di Tommasina Alfieri sui Vangeli.

In questo tempo di attesa del Natale del Signore, vi invitiamo alla lettura di una breve meditazione della Professoressa Alfieri. In essa la fondatrice della nostra Opera si sofferma su un brano del Vangelo di Matteo (2,2): i  Magi, “venuti per adorarlo”, cercano il Signore.

 

E domandavano: “Dov’è il Re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo

(Mt 2,2)

 nativitaDove è nato il Re dei Giudei? È l’interrogativo alla fine di una lunga attesa vigilante. È l’interrogativo, però, di chi cammina per arrivare: di chi ha già fatto una scelta, ha deciso di partire, ha lasciato e si è messo in viaggio.

Non è un interrogativo da seduti. Noi abbiamo, spesso, una Fede piena di interrogativi ma da fermi, cioè senza aver lasciato per trovare e senza camminare per arrivare.

Per questo i nostri interrogativi rimangono duri e non si sciolgono in un incontro.

D’altra parte è l’interesse che muove. Che noi si abbia troppi interessi e non quello supremo: trovarLo? Alla fine della vita di Nostro Signore, nell’orto degli ulivi una donna, anch’essa, chiese dove era, dove era stato messo il Signore.  E cercandoLo, Lo trovò Risorto.

Non si trova il Signore a Betlemme come non Lo si trova nell’Orto se non si cammina cercandoLo e vedendoLo, a tutti i costi, trovare. Che forse noi ci si illuda di averLo trovato “a sufficienza”?

Signore dove sei? Dove ti hanno messo? La tua Vergine Madre, nella mangiatoia… e sei tutta dolcezza a guardarti…. Le pie donne nel sepolcro… e sei tutto sangue a guardarti.

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Tommasina Alfieri

Cerchiamo con raddoppiata devozione Maria SS.ma: trovata Lei troveremo sul suo grembo il Signore. Essa è la stella che accompagna e guida la ricerca per trovarLo. “Siamo venuti per adorarLo”. Il motivo del viaggio è chiaro: trovarLo e adorarLo…

Adorazione! Una parola che concentra, che determina un rapporto ed interiormente lo stabilisce per sempre.

AdorarLo: non è un gesto, un riconoscimento esteriore obbligatorio per l’estrema piccolezza che viene dinnanzi all’estrema grandezza… è la soluzione di un atto di Fede che diventa Amore e bisogno di offerta, di lode, di contraccambio al Signore grandissimo ed amorosissimo, Creatore e Padre, Redentore ed Amico.

Noi lo sappiamo ora, ancor più e meglio dei Magi!


Fonte: T. Alfieri, Ascoltando il Signore, Centena, Roma 2002, p. 9-10