L’Opera Familia Christi – Associazione di Fedeli nata a Tivoli il 17 settembre 1937 – è stata fondata dalla professoressa Tommasina Alfieri, raccogliendo l’ispirazione e la paternità sacerdotale del Servo di Dio Mons. Giuseppe Canovai. Questi ne è stato l’anima e ha dato per essa, con larghissima generosità, le ricchezze del suo spirito, del suo cuore, della sua intelligenza, offrendo ad essa il meglio della sua preghiera e della sua sofferenza, fino all’oblazione della propria vita.
Inizialmente denominata Opera “Regina Crucis” ed aperta alla sola partecipazione femminile, l’associazione ricevette la prima approvazione canonica a Tivoli, dove la Signorina Alfieri abitava, dal vescovo Mons. Domenico della Vedova, il 1° gennaio del 1938. Dopo la distruzione di questa sede e la conseguente dispersione dei suoi membri, in seguito agli eventi bellici legati alla Seconda Guerra Mondiale, l’Opera fu ricostituita con il nome di Familia Christi dalla stessa Alfieri nel 1948 a Roma. Per la peculiarità dell’identità romana che contraddistingueva l’Opera e per l’unicità dei caratteri che da tale sede derivano, i Fondatori desiderarono sempre radicare nell’Urbe la loro Opera, trovando in essa il terreno migliore ed originale del loro apostolato.
E’ infatti qui che il Servo di Dio Mons. Canovai l’aveva da sempre pensata e desiderata a Roma l’Opera fu aperta anche ad una partecipazione maschile mantenendo tuttavia immutato il proprio ideale.
Nel frattempo, nel 1942, Mons. Canovai moriva in Argentina, dove era stato inviato nel 1939 quale Uditore di Nunziatura: di lì non aveva mancato di continuare a seguire ed indirizzare la sua Opera con continua vigilanza ed incessante zelo di padre.
Dal 2000 l’Opera Familia Christi è riconosciuta quale Associazione privata di fedeli della Diocesi di Roma con decreto del 5 luglio 2000.
Dal 1950 al 2000 si è impegnata specialmente nella formazione di laici a una Carità vissuta con serietà di intenti ed approfondimento dottrinale, guidandoli, in piena aderenza all’insegnamento della Gerarchia, a sostenere e vivificare il proprio impegno nel mondo, mediante una solida vita di preghiera e una solerte apertura al servizio ai fratelli, specialmente a quelli comunque sofferenti nell’anima e nel corpo.
A tal fine, ha anche promosso la diffusione, mediante la propria Editrice “Centena”, degli scritti e del pensiero della propria fondatrice e di Mons. Canovai, nonché di altre esimie personalità del pensiero cattolico, quali il Card. Pietro Pavan e Don Luigi Bogliolo.
A partire dal suo radicamento a Roma, l’Opera Familia Christi fu confermata nei suoi ideali e nelle sue attività anche dal beneplacito dei Successori di Pietro che rivolgevano parole di incoraggiamento per le attività che andavano svolgendosi dall’Opera e per il cammino di santità da essa proposto. Particolarmente care alla nostra Famiglia, per il valore profetico in esse contenuto, sono le parole rivolte nel 1951 dal Sostituto alla Segreteria di Stato, Mons. Giovan Battista Montini, a nome del Papa Pio XII, indirizzate alla stessa Signorina Alfieri: «L’ideale a cui cotesta nascente Opera aspira, quello cioè di portare in mezzo al mondo, con particolare preferenza per i ceti più popolari, la testimonianza viva e costante che il Cristianesimo è carità (…) risponde senza dubbio alle esigenze della società moderna, e mostra comprensione profonda delle inesauste ricchezze del Vangelo, divino codice della carità», per cui Sua Santità «con particolare compiacimento ha rilevato come la Familia Christi nel breve ed iniziale periodo della sua esistenza, ha già conseguiti buoni frutti (…).
Il Santo Padre confida che tale nobile slancio non conoscerà soste, ma sarà continuamente proteso verso orizzonti sempre più vasti e verso nuove apostoliche conquiste». [Lettera G.B.Montini alla Sig.na Alfieri, 22 gennaio 1951, Vaticano; prot. N. 237417]
Divenuto Pontefice con il nome di Paolo VI, lo stesso volle confermare tutta la propria stima all’Opera e mantenere rapporti di amicizia e fiducia con la signorina Alfieri. Tra le speciali e riservate missioni che il Pontefice volle personalmente affidare alle sue cure, ve ne fu una che, con esortazione scaturita direttamente dalla sua viva parola, volle fosse custodita dall’intera Opera Familia Christi: che almeno in essa, nonostante ogni indirizzo contrario esterno, si conservasse sempre la cura per la tradizione liturgica romana, in maniera speciale nell’uso della lingua latina, del canto gregoriano e della polifonia sacra.
Inoltre l’Opera ha zelato l’avvio e il sostegno della Causa di Canonizzazione di Mons. Canovai, in qualità di “ponente della causa”, al fine di farne conoscere l’eccezionale figura di Sacerdote e il trascinante esempio di amore a Cristo e alla Chiesa.
Per il progresso spirituale dei suoi membri, la Fondatrice ha acquisito per la Familia Christi un antico Convento, l’Eremo S.Antonio alla Palanzana, nelle vicinanze di Viterbo, che, mirabilmente ripristinato e restaurato, viene utilizzato per le giornate di spiritualità a cadenza mensile e gli esercizi spirituali che caratterizzano la vita dell’Opera durante lo scorrere dell’anno liturgico nei suoi tempi forti.
L’Eremo si presenta quale luogo ideale per la realizzazione dei momenti di vita comune degli affiliati, nonché di quanti desiderino raccogliersi in un luogo dove gli ambienti, la storia di santità e sacrificio, l’accoglienza sollecita e fraterna, elevino l’animo e confortino al progresso spirituale.
La Familia Christi prosegue oggi le sue attività di formazione cristiana ed apostolato cattolico rivolgendo a quanti desiderano avvicinarsi ad essa una proposta formativa caratterizzata dal servizio di Dio nel culto e nella lode, nella formazione spirituale personale e comunitaria, nelle opere di carità spirituali e materiali che da sempre hanno caratterizzato questa Famiglia nel solco della Tradizione della Chiesa.