O Sapientia: l’antifona del 17 dicembre
O Sapientia: l’antifona del 17 dicembre nella Novena di Natale
O Sapientia, quae ex ore Altissimi prodiisti,
attingens a fine usque ad finem fortiter suaviterque disponens omnia:
veni ad docendum nos viam prudentiae.
O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza.
Vieni, insegnaci la via della prudenza.
La Sapienza nella sua accezione tipicamente biblica ed in particolare veterotestamentaria, è ora riconosciuta nella persona del Verbo Incarnato, il Signore Gesù e dunque invocata con il Suo arrivo nella storia. Lo stesso Cristo Signore è infatti il Verbo eterno di Dio, è Sua Parola e pertanto origina “dalla bocca dell’Altissimo”. Potremmo dire che, trattandosi l’Incarnazione di un’opera per la quale Cristo, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini (Fil. 2, 6-7), è la stessa Sapienza che nella persona del Verbo viene ad abitare in mezzo a noi, e dunque sacramentalmente in noi.
La Sapienza è il titolo stesso di uno dei libri dell’Antico Testamento facenti parte del gruppo dei libri cosiddetti Sapienziali: dovendo purtroppo limitarci in questo spazio possiamo citarne un passo dal quale sicuramente attinge l’autore dell’antifona, Sap 8,1: “si estende da un confine all’altro dell’Universo e dispone tutto con soavità”.
Giungiamo dunque all’invocazione: “Vieni insegnaci la via della sapienza”, tratta probabilmente da Prv 9,6b “camminate nella via dell’intelligenza” con la quale chiediamo al Divin Maestro di insegnarci la via della prudenza nella quale Egli desidera vederci camminare.